COME SI INIZIA?
Quando una persona, una coppia o una famiglia si rivolgono a me, propongo sempre un percorso di consultazione e “orientamento” di qualche colloquio in cui possiamo approfondire insieme le motivazioni per cui si è deciso di intraprendere questo percorso.
I primi colloqui rappresentano un momento in cui il cliente si ambienta e sperimenta la relazione terapeutica; si analizzano insieme le problematiche, come queste si affrontano e si inizia a entrare nel mondo relazionale del cliente, che verrà poi approfondito nella fase centrale della terapia.
COME SI INIZIA?
- Insicurezza e miglioramento dell’autostima
- Problemi relazionali (di coppia e sentimentali, familiari, amicali, lavorativi)
- Disturbi d’ansia
- Disturbi del comportamento alimentare
- Attacchi di panico
- Depressione
- Dipendenze
- Elaborazione del lutto
- Problemi di auto isolamento sociale (Hikikomori)
- Sostegno alla genitorialità
- Sostegno in separazioni e divorzi (mediazione familiare)
L'APPROCCIO SISTEMICO-RAZIONALE
La psicoterapia sistemico relazionale parte dal presupposto che l’individuo viene osservato all’interno del tuo contesto relazionale e che le relazioni interpersonali hanno una grande influenza sullo suo stato di benessere o malessere. Il sintomo o il disagio provato da una persona viene quindi considerato come il campanello d’allarme di un sistema di comunicazione e di relazione disfunzionale, in famiglia, in coppia o nei principali contesti sociali di riferimento.
In questo approccio l’attenzione è focalizzata quindi sulle relazioni interpersonali attuali e passate che riguardano sia la storia individuale della persona che quella familiare.
L’obiettivo dello psicoterapeuta sistemico-relazionale è quello di comprendere le dinamiche relazionali e comunicative del paziente all’interno della famiglia, della coppia, a lavoro e nei contesti sociali di cui fa parte. La conoscenza di queste dinamiche porterà a aiutare il paziente a riorganizzare i comportamenti interpersonali e i vissuti individuali, per aiutarlo a scoprire nuove risorse, sia in se stesso che nelle nelle persone vicine, che aiuteranno a migliorare gli eventuali sintomi e la qualità della vita.
In questo tipo di approccio ci sono varie modalità di psicoterapia:
Familiare: la famiglia e lo psicoterapeuta condividono la stanza di terapia e insieme si cerca si dare una nuova interpretazione del problema, arricchita dalle visuali di ogni componente della famiglia.
Di coppia: la coppia che si trova in un momento di difficoltà e sta sperimentando varie problematiche esplora le dinamiche relazionali e anche individuali insieme al terapeuta.
Individuale: tramite il rapporto a due, il paziente e lo psicoterapeuta sondano le problematiche riportate tenendo sempre in considerazione tutto il sistema significativo intorno alla persona: “è pienamente coerente con l’epistemologia sistemica accettare di vedere un individuo da solo quando possiamo ragionevolmente supporre che quell’individuo e le modalità con cui ci viene richiesta una terapia individuale costituiscono la massima e più significativa espressione del sistema di appartenenza.” (Loriedo C., Angiolari C., De Francisci A. 1989, La terapia Individuale Sistemica)
La famiglia, presente o meno nella stanza di terapia, è quindi una grande risorsa nel percorso che un individuo sceglie di affrontare. Ogni sistema familiare, anche quelli con gravi patologie, hanno delle risorse e dei fattori protettivi, che possono aiutare il singolo appartenente e tutti i membri a aumentare il loro benessere e migliorare le loro relazioni.